Non solo Teatro: il Gasparrini è anche presentazioni di libri, reader, meeting e serate culturali. Ecco i prossimi eventi in programma fuori dal cartellone della stagione 2022/2023.
Strana Compagnia El Duende – scritto e diretto da Lucia De Luca
Dare voce agli “invisibili”, a coloro che restano e subiscono gli effetti della violenza. Uno spettacolo forte, dove non si risparmiano immagini e parole perché oltre il 25 novembre non si spengano mai i riflettori sull'universo femminicidio.
A seguire un confronto a cura della D.ssa Antonella Ciccarelli Formatrice e Docente in ambito sociale e di prevenzione e intervento della D.ssa Laura Bozzi, membro Commissione Pari Opportunità Ordine degli Avvocati. Modererà l’incontro il giornalista Dott. Giuseppe Porzi
di Gigliola Santoro - Spettacolo in un unico atto
Note di Regia: “Tu Danzavi per me” è un testo ricavato da testimonianze ricevute di prima mano dall’autrice in qualità di avvocato-collaboratore dell’Associazione a difesa della donna “Donne e Giustizia” di Ancona, dove con crudeltà e schiettezza viene messo in luce quanto facilmente la violenza può trasmettersi tra soggetti abituati alla violenza stessa, anche all’interno di situazioni che possono apparire normali. È solo quando la Madre rompe e si sgancia da questa catena di violenze ricevute e mai coraggiosamente rifiutate - e qualche volta anche avallate - che il dramma viene alla luce nella sua più crudele realtà. La Madre non accetta più di essere l’anello debole della catena quando, a causa del coinvolgimento del Figlio in un atto di efferata violenza su una minorenne, si rende conto di quanto male ha prodotto nella formazione del figlio stesso. Il grave episodio le fa comprendere che anziché educare il proprio ragazzo ad assumersi la responsabilità di una serie di comportamenti discutibili, lo ha abituato ad essere sempre appoggiato e giustificato, in nome di una forma d’amore sbagliata che le ha impedito di cogliere i segnali di violenza che le arrivavano da tempo. Il suo doloroso percorso di presa di coscienza personale la porta infine a ribellarsi alla normalità di facciata e a recuperare il rispetto di sé come “persona”.
La nostra messa in scena intende soprattutto costituire un aiuto a leggere la presenza della violenza, a volte tanto vicina a noi, eppure non riconosciuta o forse trattata con estrema superficialità. Abbiamo volutamente cercato di sottolineare quei gesti, quelle parole, quegli atteggiamenti della vita quotidiana che sono - a nostro modo di vedere - gesti, parole e atteggiamenti che in fieri sono già violenza. Vorremmo non aver mai messo in scena un testo simile e avremmo voluto non essere così tanto attuali.
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